sabato 11 febbraio 2012

Comunicare è meglio che informare

L'educazione ai sani stili di vita è diventata prioritaria nella nostra società. La troppa disinformazione ne promuove l'esigenza. Il nostro impegno sta nel trovare ogni mezzo per raggiungere la popolazione (anziani, adulti, giovani e bambini) con il linguaggio più idoneo per essere compresi e ridurre al minimo il rischio di distonia tra emittente e ricevente. La comunicazione non è l'informazione.
Chi informa si pone sul trono e parla al volgo che è tenuto a rimanere in ascolto silenzioso e accettare tutto ciò che emette l'esperto ... come un dogma. La comunicazione, viceversa, ha necessità di confronto, di feedback, di interattività tra chi parla e chi ascolta. Comunicare non significa parlare in modo tecnicamente ineccepibile, bensì essere capaci di emozionare, appassionare, coinvolgere, condividere esperienze. L'obiettivo di chi comunica non è "trasmettere un messaggio" ma "ottenere una reazione", "influenzare un comportamento". Ecco perché -per avviare un percorso virtuoso, orientare le persone a scelte salubri, insegnare ad investire in salute anziché rincorrere le cure delle malattie- è necessario sapersi sintonizzare con la platea. Essere un tutt'uno con essa.


Per i bambini abbiamo progettato diverse iniziative:

E poi tanti altri progetti rivolti alla tutela della salute prima di essere costretti a curare le malattie.

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