L'abuso di antibiotici, è noto, porta ad un elevato rischio di resistenze batteriche e ai conseguenti problemi nel trattamento delle infezioni resistenti. Oggi, sembra profilarsi un altro problema all'orizzonte, sempre in merito all'impiego di antibiotici. Alcuni quesiti, appaiono quanto mai interessanti se pensiamo a quanti antibiotici assumiamo, anche inconsapevolmente. Eccoli. Esiste una correlazione tra l'uso di antibiotici e l'aumento di peso? Nello specifico, esiste un rapporto di connessione tra l'impiego di antibiotici nelle primissime età della vita e l'aumento dell'Indice di Massa Corporea nell'infanzia? Alcuni ricercatori hanno voluto esaminare l'associazione tra l'esposizione agli
antibiotici durante i primi due anni di vita e lo sviluppo della massa corporea
nei primi sette anni di vita. Sono stati coinvolti un totale di 11.532 bambini,
con un peso alla nascita di 2.500 grammi o superiore. Questi bambini sono stati registrati nell'Avon
Longitudinal Study of Parents and Children (ALSPAC), un studio condotto in Regno Unito nel periodo 1991-1992. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica International Journal of Obesity, rafforza le preoccupazioni che l'esposizione agli antibiotici nelle prime fasi di vita può provocare aumenti di massa corporea in età avanzata. In particolare, il rischio di sovrappeso è risultato specialmente elevato quando l'esposizione agli antibiotici è avvenuta nel periodo compreso tra la nascita e i primi 6 mesi di vita. Un ulteriore tassello del mosaico che deve farci riflettere sull'uso responsabile dell'antibioticoterapia, e non solo. Mi riferisco anche agli antibiotici nascosti nei cibi, carni in primis. La qualità, anche in questi casi, non ha prezzo.
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